LA STORIA DELLA NOSTRA TIPOGRAFIA a Milano |
Le origini:
Questa tipografia nasce come “Arti
Grafiche Moro Giovanni” nel 1950 quando il fondatore Giovanni Moro
(classe 1931), non ancora ventenne, decide di mettersi in proprio, dopo
avere appreso l'arte della composizione a mano e della stampa
presso la storica
Ditta “Dotti & Bernini” di via Farini, a Milano, dove aveva iniziato a lavorare
giovanissimo insieme al padre.
Il piccolo laboratorio tipografico,
che dispone delle attrezzature essenziali, ben presto si fa conoscere
per la particolare specializzazione nella stampa della carta fotografica
che, per la sua consistenza e per l'ondulazione dovuta ai procedimenti
di sviluppo fotografico in uso all'epoca, crea non pochi problemi
tecnici.
Lo stile elegante dell'impaginazione,
i caratteri mobili classici che ben si adattano al genere così
particolare di lavoro, la precisione e la velocità delle consegne,
polarizzano qui gran parte della stampa dei ricordini lutto non solo del
quartiere ma anche della città e dei paesi limitrofi: cartolai,
fotografi, imprese di Pompe Funebri ma anche privati, tra cui
personaggi del mondo della politica, della cultura e dello sport
milanese passano dalla bottega situata prima in via Thaon di Revel
28 poi, seguendo la naturale espansione del lavoro, in via Lario
17 (dagli inizi degli anni 70) e, dal 1984, nell'attuale Sede di via
Giulio Belinzaghi 17, sempre a Milano, ai confini del famoso quartiere “Isola”
che, tradizionalmente, ospita numerose botteghe di artigiani e di
artisti che, spesso, sono la stessa cosa.
Per velocizzare il lavoro di
composizione, fino a quel momento esclusivamente manuale, dopo qualche
anno, fa il suo ingresso in tipografia una Linotype italiana,
costruita dalle “Officine Meccaniche Grioni” sul modello originale messo
a punto da Mergenthaler nel 1886 a New York e diffuso poi in tutto il
mondo a rivoluzionare e semplificare le tecniche di stampa sino ad
allora in uso.
L'attività, prima riservata unicamente
alla stampa del settore lutto, si amplia via via per andare
incontro alle sempre più numerose richieste della clientela,
estendendosi alle partecipazioni di Nozze, Nascite, Comunioni e Cresime,
biglietti da visita, di ringraziamento, inviti e auguri natalizi.
Nasce così il marchio “Kronos”, che in
greco significa “tempo” rappresentato da una clessidra a
simboleggiare il trascorrere della vita e le tappe importanti
stigmatizzate da eventi “documentati” con la stampa, solida, stabile,
duratura, quasi per imprimere un marchio personale alla storia di
ciascuno.
In seguito, lo stesso settore lutto
subisce un'evoluzione con la creazione di un reparto cartotecnico per la
realizzazione in esclusiva di più di 40 tipi di immagini portafoto a
finestrella in carta pregiata bianca o avorio, con soggetti sacri e non,
realizzati con tecniche raffinate in stampa seppia, rilievo a secco e
smaltorilievo, per soddisfare ogni esigenza legata al gusto personale.
Le “Edizioni Kronos”, conosciute in
tutta Italia, travalicano i confini e vengono esportate anche
all'estero.
Oggi:
Le tecniche di stampa non sono
cambiate e anche i macchinari, esclusivamente manuali, sono rimasti gli
stessi (le famose “pedaline”, ora visibili pressochè solo nei Musei
della Stampa): ogni foglio viene ancora lavorato singolarmente,
controllando la pressione e l'inchiostrazione della forma fissata al
telaio.
Solo la Linotype è stata sostituita
con una più moderna “Practica” costruita dalle Officine Menta di Milano,
dotata di centratore per la giustificazione delle righe e di un
dispositivo elettronico per il controllo termico del crogiolo e della
bochetta.
Lo stile inconfondibile dell'
impaginazione, che ancora rispetta le auree regole classiche della
migliore tradizione, l'uso dei caratteri mobili e le fusioni in lega di
piombo garantiscono un risultato di qualità non dozzinale,
riconoscibile anche da un occhio non particolarmente esperto.
Proprio in virtù delle attrezzature
che ancora oggi utilizza, la nostra tipografia ha assunto col tempo un
particolare valore storico: il settimanale “ViviMilano” allegato al
“Corriere della Sera” del 13 febbraio 2002 le ha dedicato un servizio
corredato di documentazione fotografica; il volume “Botteghe Artigiane”
di Stefania K. Montani, pubblicato con il patrocinio del Comune di
Milano dall'”Editoriale Domus” menziona la tipografia tra i 250
indirizzi dell'artigianato d'autore a Milano e dintorni.
Anche il sito “Linotype e Linotipisti -
L'arte di fondere i pensieri in piombo”
www.linotiypia.it,
curato da Giorgio Coraglia, illustra la storia e l'attività della
composizione automatica nei link “Donne in tastiera” e “Andar per
Linotype”.
Oltre alla stampa dei ricordini lutto,
che costituisce ancora oggi l'attività principale della tipografia, si
realizzano anche lavori di piccolo e medio formato, in un numero di
copie limitato, come le partecipazioni di nozze e di nascita, gli
inviti, i biglietti da visita classici e quelli di ringraziamento, gli
auguri natalizi e tutti gli stampati di pregio.
La
tecnologia al servizio della tradizione:
Dal 2001 è entrato in azienda il
computer solo per realizzare i lavori di fotoritocco digitale e
stampa fotografica, non certo per soppiantare la tipografia!
A questo punto, il ciclo di
lavorazione si completa senza la necessità di un apporto professionale
esterno: il ricordino lutto, oggi solitamente preferito nel tipo
plastificato, o la fotografia da inserire nell'immagine a finestra e,
per estensione, la fotoceramica ed eventualmente il brelò, possono
essere ricavati da un'unica foto lavorata e dimensionata secondo le
necessità ed i gusti del cliente. |